La carità è amore
La carità è amore, dono di sé per amore, come ci ricorda l’esempio di Cristo.
Grazie ad essa l’uomo è capace di amare Dio sopra ogni altra cosa ed è essa che rende possibile amare l’altro come sé stessi per amore di Dio.
Non è un caso che il Catechismo della Chiesa Cattolica vi si soffermi, insistendo sulla novità di essa quale comandamento datoci da Cristo (Gv, 13.34) che ci ha amati «sino alla fine» (Gv 13,1), manifestazione vivente dell'amore che riceve dal Padre. Per questo Gesù dice:
Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore (Gv 15,9);
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati (Gv 15,12).
Questo amore rende possibile l’esercizio delle virtù cristiane che indirizza e vivifica poiché la carità viene esercitata per l’esempio e per l’amore di Cristo, come ancora san Palo ricorda, questa volta ai Colossesi quando parla della carità quale «vincolo di perfezione» (Col 3,14), forma delle virtù inizio e fine teleologico del loro esercizio.
È la carità che eleva la capacità umana di amore alla perfezione dell’amore divino. Del resto, come ricorda Sant’Agostino, «Il compimento di tutte le nostre opere è l'amore. Qui è il nostro fine; per questo noi corriamo, verso questa meta corriamo; quando saremo giunti, vi troveremo riposo» (Sant'Agostino, In epistulam Ioannis ad Parthos tractatus, 10, 4).
Per tutti questi motivi la carità quale esercizio di amore cristiano deve informare l’azione di ogni fedele chiamato a vivere l’amore divino e a farsi apostolo di fede in un mondo che a volte sembra rinchiudersi su sé stesso per paura del male che vede dentro di sé, per le violenze e gli egoismi, per il dolore e la rabbia che sembrano muovere l’azione di tanti uomini che hanno perso il ricordo nonché la speranza stessa che deriva da quell’amore.
Questo esercizio dell’amore si risolve nel prodigarsi per l’altro, annullando, o almeno mettendo da parte, il sé e i suoi bisogni per la priorità data al prossimo.
È in questo senso che vanno lette e parole di madre Teresa di Calcutta, quando affermava che «l’amore, per essere vero, deve costar fatica, deve far male, deve svuotarci del nostro io».
