Crescere in umiltà ...
Nella mia rubrica, Don Pino Esposito Charitas, abbiamo affrontato moltissimi argomenti ma quello che più mi sta a cuore è probabilmente questo. Essere umili non significa solo sapere vivere ma anche e soprattutto essere vicini a Dio.
L’umiltà sta alla radice di tutte le virtù e costituisce il supporto della vita cristiana. Le si oppone la superbia con le sue inevitabili conseguenze di egoismo. La persona egoista si ritiene la misura di tutte le cose, fino ad aggiungere all’atteggiamento in cui S. Agostino ravvisa come l’origine di ogni deviazione morale: “l’amore di sé fino all’indifferenza per Dio”.
L’egoista non sa amare: cerca sempre di ricevere, perché in fondo ama solo sé stesso. Non sa essere né generoso, né grato e quando loda, lo fa calcolando il possibile beneficio che ne trarrà.
Non sa dare senza aspettarsi nulla in cambio. Nel fondo, l’egoista disprezza gli altri.
La superbia è la radice dell’egoismo, significa vedere tutto sotto la luce dell’utile personale.
Come diceva Santa Caterina da Siena: “l’anima non può vivere senza amare e quando non ama Dio ama disordinatamente sé stessa”.
Dobbiamo chiedere al Signore che ci aiuti a crescere in umiltà e che non ci lasci cadere nella tentazione della superbia, che è il più ridicolo dei peccati.
Chi si considera superiore a tutto e a tutti non fa che contemplare sé stesso e disprezzare gli altri.
Chiediamo allora al Signore, nella nostra quotidianità cristiana, di non cadere in questa triste condizione, in cui non ci è dato di contemplare il suo volto amabile e le sue inumerevoli virtù.
