Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri
Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri
L’11 novembre 1949, Pio XII promulga un Breve apostolico con il quale attribuisce l’appellativo di “fedele” alla beata Vergine Maria assurta a patrona dell’Arma dei Carabinieri d’Italia[1]. Il titolo di fidelis, con il quale si rende culto alla Santa Protettrice, è ispirato al motto militare “nei secoli fedele”, coniato nel 1914 e infine concesso da Vittorio Emanuele III nel 1933 come motto araldico. Questa concessione si verifica in applicazione alla legge del 1932 sull’assegnazione dei Santi Patroni dell’Esercito italiano.
Giovanni XXIII, ricordando la volontà del suo predecessore di costituire nella Virgo Fidelis la «celeste Patrona», a sua volta ha apprezzato il significato di quella definizione che coglie a pieno l’idea che anima il «simbolo prezioso» dell’Arma, ossia la «fedeltà». A pochi mesi dall’elevazione al soglio pontificio, Papa Roncalli asserisce che quella “fedeltà” è «modellata costantemente sugli esempi perfetti e silenziosi della Madonna». La Madonna che si «offre a Dio, conscia dei suoi doveri e fedele», è l’immagine perfetta da contemplare. La Vergine Maria, nella sua funzione d’intercessione, è ammirata da chi nell’Arma dei Carabinieri svolge una vita «umile e piena di sacrifici»[2].
A sua volta, Giovanni Paolo II, nel 2001, si rivolge ai Carabinieri di Roma confermandogli il sostegno dell’«aiuto di Dio» perché continuino con «generosità» la loro missione al servizio della città: «Vi protegga sempre con materna premura Maria Santissima, la “Virgo Fidelis”»[3].
Nel 2010, anche Benedetto XVI raccomanda i Carabinieri a Maria, «la “Virgo fidelis”, vostra Patrona», affinché accompagni «l’intera Arma, in particolare quanti, in diversi Paesi del mondo, sono impegnati in delicate missioni di pace», e perché accolga i suoi «propositi di bene presentandoli al suo divin Figlio»[4]. Questo l’auspicio del Papa emerito espresso al cospetto dei Carabinieri della Compagnia Roma di San Pietro.
L’attuale pontefice, Francesco, in occasione del bicentenario dalla fondazione del “Corpo dei Carabinieri”, ha raccomandato la Vergine Maria perché vegli. Il Santo Padre, sensibile alla venerazione della Madonna con il titolo Virgo Fidelis, oggi ribadisce il valore di questo attributo che qualifica la «fiducia» alla quale i Carabinieri si attengono, «specialmente nei momenti di stanchezza e di difficoltà, sicuri che, come madre tenerissima, lei saprà presentare al suo Figlio Gesù i loro «bisogni» e le loro «attese»[5].
Nel 2014, il Card. Segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, ha sottolineato il «grande ruolo sempre svolto» dai Carabinieri «con le caratteristiche di fedeltà, dedizione e sacrificio che li hanno contraddistinti in questi 200 anni dalla loro fondazione». Ha ricordato le «tante situazioni di conflitto, di emarginazione, di sofferenza e disagio che richiedono la presenza e lo sforzo di tutti», nelle quali le forze dell’ordine svolgono un ruolo insostituibile[6].
[1] Pius XII, Beata Virgo Maria “Virgo Fidelis” appellata, totius militaris italici coetus, quem “arma dei Carabinieri” vocant, Patrona caelestis praecipua declaratur, in «Acta Apostolicae Sedis», A. 42, s. 2, vol. 17 (1950), pp. 288-290.
[2] Giovanni XXIII, discorso ai Carabinieri appartenenti alla Scuola Ufficiali delle Legioni Roma, Lazio e allievi, 23 marzo 1959.
[3] Giovanni Paolo II, discorso ai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, 26 febbraio 2001.
[4] Benedetto XVI, discorso ai Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro, 7 gennaio 2010.
[5] Papa Francesco, discorso ai partecipanti all’incontro dell’Arma dei Carabinieri nel bicentenario di fondazione, 6 giugno 2014.
[6] Virgo Fidelis, carabinieri celebrano la Patrona. Parolin: “Capire l’altro”, in «Padova Oggi», 21 novembre 2014.