Il Creato, dono meraviglioso rovinato dall'egoismo umano
Riportiamo questa breve riflessione di Nicola Gori in occasione dell’XI giornata per il Creato.
"Nella modernità, siamo cresciuti pensando di essere i proprietari e i padroni della natura, autorizzati a saccheggiarla senza alcuna considerazione delle sue potenzialità segrete e leggi evolutive, come se si trattasse di un materiale inerte a nostra disposizione, producendo tra l’altro una gravissima perdita di biodiversità".
Così Papa Francesco ai partecipanti alla plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze, lunedì 28 novembre 2016.
Parole che servono come monito e spunto di riflessione in occasione della Giornata mondiale del creato che si celebra l’1 settembre in tutta la Chiesa cattolica.
“In realtà – sottolinea il Pontefice – non siamo i custodi di un museo e dei suoi capolavori che dobbiamo spolverare ogni mattina, ma i collaboratori della conservazione e dello sviluppo dell’essere e della biodiversità del pianeta, e della vita umana in esso presente”.
A questo proposito, il Papa lancia un appello a tutti gli uomini, affinchè compiano una conversione ecologica, capace di promuovere lo sviluppo sostenibile, cercando la giustizia sociale e il superamento di un sistema iniquo che produce miseria, disuguaglianza ed esclusione.
Una delle risposte della comunità internazionale è lo sforzo per ridurre le emissioni dei gas a effetto serra, con la stipulazione dell’Accordo sul clima a Parigi, il 12 dicembre 2015. In seguito a Marrakech in Marocco, si è svolta dal 7 al 18 novembre 2016, la ventiduesima conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite (Cop 22).
E’ servita per definire il regolamento di attuazione dell’accordo sul clima con l’istituzione del Fondo Verde per aiutare i paesi in via di sviluppo.