Domenica 6 Agosto
Con uno stile ricco di immagini, proprio degli scritti apocalittici, Daniele contempla la misteriosa figura di “un Figlio di uomo” che si presenta davanti al trono di Dio e da lui riceve potere e gloria. Gesù che nei vangeli qualifica se stesso Figlio dell’uomo fa due volte riferimento a questa profezia (Mt 24,30; 26, 64) per affermare la sua natura e i suoi poteri divini. Pietro, presente alla Trasfigurazione di Gesù, afferma che la fede in lui come Figlio di Dio si fonda sulla parola del Signore, comunicata nei tempi antichi ai profeti e risuonata dal cielo quando Cristo si manifestò glorioso sulla montagna. La Parola di Dio illumina il cammino della fede e degli splendori divini, Cristo aveva detto agli apostoli che era necessario per lui affrontare la Passione e la morte. Questa invece di essere, come apparivano, una sconfitta, erano una eloquente testimonianza di amore per il Padre Celeste e per noi. L’imprevedibile dono che Dio ci ha fatto del Figlio è reso permanente nella Chiesa con la celebrazione del mistero eucaristico, nel quale Cristo si offre come nutrimento dell’anima, per sostenerla nelle prove che si devono affrontare per dimostrare di aver capito e apprezzato il dono del Padre celeste e il sacrificio del Figlio.
Dal Vangelo secondo Matteo (17, 1-9)
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: “Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia”. Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”.
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: “Alzatevi e non temete”. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: “Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti”.
