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A quattro anni dall’inizio del pontificato, ecco come Papa Francesco è così amato

Il 13 marzo 2013, inizia il pontificato del Cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, che, assumendo il nome di Francesco, dopo 4 anni non smette di stupire e coinvolgere giovani e fedeli di tutto il mondo. In continuità con i suoi predecessori e grazie ai sui discorsi a braccio, ad un linguaggio immediato, a messaggi rivoluzionari, a denunce contro le iniquità, ad una posizione dura contro la pedofilia, e alla richiesta di una Chiesa sempre più povera, semplice e vicina alla gente, Papa Francesco è diventato in poco tempo una persona amata e seguita da molti, a tal punto da finire, con il pollice alzato e sorridente, sulla copertina italiana della rivista “Rolling Stone” con il titolo di “Francesco Papa Pop”. Un Papa che si è presentato, fin dal suo primo discorso, semplice e diretto. Ha scelto uno stile di vita più “francescano,” soprattutto per alcuni suoi significativi e simbolici gesti e alle sue parole rivolte agli ultimi e ai più poveri, quelle persone per così dire azzerate dalla società che vivono nelle periferie esistenziali del mondo, guidando, la Chiesa Cattolica verso il futuro, parafrasando Sant’Agostino “…tra le persecuzioni degli uomini e le consolazioni di Dio”. Papa Bergoglio è riuscito in questi anni a rendersi così umile agli occhi delle persone che da molti viene percepito come il “Papa della porta accanto”, il vicino a cui rivolgersi con fiducia, un Papa che appare  come una persona amica, che quando bussa alla porta esprime affettuosità, autenticità e trasparenza. Ecco le prime semplici frasi  con le quali si è rivolto al mondo: "Cari fratelli e sorelle, buona sera!". Pregate per me, beneditemi, anche in silenzio, ne ho bisogno, davanti a voi chino il capo e preghiamo insieme”.

Dal momento in cui “il Vescovo di Roma venuto dalla fine del mondo” si presentò, il cammino della Chiesa non è stato più come quello di prima. A partire dalla scelta del nome, Francesco, come il poverello di Assisi. Sono tante le parole, i gesti e le scelte che in quattro anni hanno segnato l’opera di Papa Bergoglio. Dalla sera dell’elezione, infatti, il Papa non ha fatto altro che testimoniare e annunciare il Vangelo, in modo trasparente e immediato, per parlare a tutti. La ricerca di “una Chiesa povera, per i poveri, vicina ai poveri” è uno degli obiettivi del pontificato del nuovo Papa, una richiesta avvenuta fin dalla prima udienza pubblica concessa ai giornalisti. Dall’Argentina Francesco si è subito integrato nella vita della Chiesa con la sua personalità forte, il suo carattere deciso e la sua voglia irrefrenabile di stare in mezzo alla gente, si tratti di  credenti o non. E così una Chiesa , a tratti emarginata, è tornata al centro dell’attenzione mondiale diventando un punto di riferimento universale per molti, anche per coloro che per scelte morali differenti dalla religione cattolica si sono sempre sentiti lontani dalla famiglia di Gesù. Come non ricordare la frase pronunciata durante il discorso sulla Chiesa che si apre al mondo: “Invece di essere solo una Chiesa che accoglie e che riceve, cerchiamo di essere una Chiesa che esce da se stessa e va verso gli uomini e le donne che non la frequentano, che non la conoscono, che se ne sono andate, che sono indifferenti.”

Quello di Francesco è stato nominato il “Pontificato della misericordia”: misericordia è nel motto episcopale di Papa Francesco, alla misericordia ha voluto dedicare il suo primo Angelus da Pontefice, misericordia è tra le parole che più ricorrono nelle omelie mattutine a Casa Santa Marta, dove il Papa vive. Ed in nome della Misericordia Francesco ha anche indetto un Giubileo straordinario,un giubileo che è iniziato dalla periferia (la capitale della poverissima Repubblica Centrafricana) per aprirsi al mondo, universale, quindi, e non solo romano, per chiedere a Dio attraverso la preghiera: pace, misericordia, riconciliazione e perdono. Sono tante le riforme concrete messe in atto durante questi anni da Papa Francesco: ha istituito un consiglio dei cardinali per assisterlo nel governo della cattolicità, ha autorizzato la piena libertà di parola e di proposta al Sinodo dei vescovi in favore di quella collegialità sancita e richiesta dal Concilio Vaticano II,, ha creato due dicasteri sui Laici e sullo Sviluppo umano, ha istituito una commissione per studiare il diaconato femminile. Continuo è per Papa Francesco, come anche per tutti quelli che si sono susseguiti sul soglio di Pietro, il bisogno che tutti si incamminino nella conversione. Un Papa determinato, sostenuto da un consenso molto vasto nella Chiesa e in misura notevole al di fuori dei suoi confini visibili. Ed anche di fronte a qualche opposizione, che non è mancata, sempre fermo è stato da parte sua il richiamo alla misericordia e al cuore del Vangelo. In questo tempo di grande confusione epocale, Papa Francesco, che il 13 marzo 2017 inizierà ufficialmente il suo quinto anno di pontificato,con l’aiuto delle preghiere di tutti i fedeli,  continuerà, anche tra le difficoltà, il suo cammino di rinnovamento che sarà sicuramente indirizzato dallo Spirito Santo verso la sua realizzazione più completa.

Don Pino Esposito

A quattro anni dall'inizio del pontificato, ecco come Papa Francesco e' cosi' amato

Don Pino Esposito Foto di Don Pino Esposito Parroco delle Parrocchie della SS.Trinità in San Donato di Ninea, di Santa Rosalia, e del SS. Salvatore in Policastrello
       
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