V domenica di Pasqua
Il Vangelo, la “buona notizia” che percorre la liturgia della Parola di questa domenica è conoscere la Via che introduce alla vita: Gesù, “la pietra viva rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio”. Conoscere la Via è conoscere anche la metà del nostro pellegrinaggio: la comunione d’amore con il Padre. “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. Il Figlio è l’unico che, con la sua Pasqua, ha rivelato e aperto per tutti l’ingresso nel suo rapporto di intimità con il Padre. “…Perché siate anche voi dove sono io”, cioè nella relazione d’amore trinitaria, che è la Vita. La Via e la Pasqua del Figlio, esodo che introduce i figli nel posto che Lui ha preparato per coloro che credono. Si tratta di entrare nel mistero del corpo del Figlio, nella Chiesa, luogo nel quale fin d’ora possiamo essere figli nel Figlio. La Chiesa è la dimora fatta “con pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale”. E ‘ il nuovo tempio spirituale, cioè reso dimora dello Spirito, nel quale ogni fratello trova la Via della Vita, la forma in cui la Parola gli apre l’accesso alla vera vita di Dio che è la carità.
Dal Vangelo secondo Giovanni (14,1-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “vado a prepararvi un posto? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via”.
Gli disse Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”. Gli disse Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto”.
Gli disse Filippo: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Gli rispose Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirò di più grandi di queste, perché io vado al Padre”.