Annunciazione del Signore
“Rallegrati Maria, prediletta da Dio, perché il Signore è con te”.
Gioisca la Chiesa tutta in questa liturgia di festa, perché il mistero dell’incarnazione del Verbo si rinnova anche per ciascuno di noi. L’Altissimo, il Dio della casa di Davide, ha trovato in questa giovane donna la via per fare ritorno al cuore della sua creazione e mostrare il segno del suo amore. “L’incarnazione fu non solo opera di Dio, ma anche della volontà e della fede della Vergine”.
Maria pronuncia il si atteso dall’eternità, quell’ “Ecco io vengo” che rende possibile l’impossibile. La potenza di Dio, lo Spirito Santo, compie in lei l’opera della creazione: su di lei stenderà la sua ombra, come al principio aleggiava sulle acque, per dare vita all’uomo nuovo, il Figlio. Maria è la Vergine che pone tutto di se a disposizione della fecondità di Dio. La sua maternità è l’apertura incondizionata alla vita di Dio che le si dona. Madre e serva, è figura e anticipazione del mistero che il Padre vuole compiere nella Chiesa e in ogni credente.
In coloro che tendono l’orecchio per ascoltare/obbedire alla Parola di Dio e che, come Maria, si consegnano ad essa, si rinnova il mistero della nascita del Verbo nel cuore del mondo. E allora sarà piena la beatitudine dei figli di Dio che, ascoltando la Parola di Dio e osservandola, rendono presente il Figlio con una vita tutta conforme alla Sua.
