Quarta domenica di Avvento
La liturgia della parola odierna è scandita da un ritornello che viene ripetuto per ben tre volte: “Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele: Dio con noi”. Questa frase è come un “indice puntato” per dirci dove volgere l’attenzione e l’ascolto. Se volessimo dare un nome a questa domenica, la dovremmo chiamare “la domenica dell’inaudita scelta di Dio”. Lasciamo che risuoni dentro di noi quella piccola parola che Dio pronuncia per indicare il verificarsi di un fatto davvero insolito: “Ecco” ossia guarda che cosa accade! Dio sceglie il grembo di una vergine per “ rivelare la gratuità e la potenza del suo amore”, come dice la colletta. Ecco, dunque, che cosa avviene – sembra dirci la parola di Dio- quando la gratuità di Dio si incontra con la disponibilità di una creatura, Maria: si fa carne l’amore! Il fatto ancora più inaudito è: ciò che è avvenuto in Maria “ per opera dello Spirito Santo”, può accadere anche a ciascuno di noi ogni volta che apriamo con fiducia e senza paura la nostra vita all’azione dello Spirito. E’ questo che chiede la colletta: “concedi anche a noi di accoglierlo e generarlo nello spirito con l’ascolto della tua parola, nell’obbedienza della fede”. L’ascolto, ci dice la parola di dio, non è un fatto solo intellettuale ma, anzi, coinvolge la vita trasformandola dal di dentro. Il volto e l’atteggiamento di una persona rivelano ciò che ascolta! Se si ascolta la parola di Dio, la nostra esistenza diventa “feconda” di pensieri, sentimenti e azioni secondo Dio. Tutto nella nostra vita comincia a riferirsi a quell’Emmanuele che è il vero centro della pagina biblica di oggi. Di Lui, per Lui e con Lui vivono Maria e Giuseppe perché per primo Dio ha scelto di vivere con noi. In questa domenica impariamo a chiamare Dio con il suo “vero” nome: Dio con noi. In Gesù, Dio rivela il suo “ostinato” desiderio di dare carne al suo amore solidale in tutto e per tutto con noi!
Dal Vangelo secondo Matteo ( 1,18-24)
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “ Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”.
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “ Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele”, che significa “ Dio con noi”. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.