13 Dicembre - Santa Lucia Vergine e Martire
Riflessione tratta da una meditazione dell’allora Arcivescovo di Milano, Cardinale Colombo, successore del cardinale Giovan Battista Montini ( futuro Paolo VI) sulla Cattedra di Sant’Ambrogio.
“A Siracusa, davanti al tribunale di Pascasio, venne trascinata la vergine Lucia. La timida giovinetta non tremava, ma diceva al giudice: “ tu osservi i decreti del tuo Cesare e io osservo la legge del mio Dio e giorno e notte”.
Pascasio diabolicamente ordinò di condurla in luogo infame e poi di farla passare di tortura in tortura. Ma come i soldati la presero per condurla via, non riuscirono a smuoverla d’un passo, e le caddero intorno.
Si ricorse alla forza dei buoi, ma la vergine di Cristo rimase ferma come rocca. Tuti gridavano alla strega e le gettavano addosso amuleti e scongiuri. Pascasio le disse: “ qual è l’arte magica che ti dona tanta forza?” e Santa Lucia rispose: “ è lo Spirito Santo: io lo sento in me che dice: mille cadranno alla tua sinistra e diecimila alla tua destra, ma non ti toccheranno”.
La vergine, glorificata ormai, pregava Dio a gradire la sua vita. Un soldato le tagliò il capo, ed ella si trovò in Paradiso. Anche l’anima nostra, in questo mondo, ha molti nemici che la vorrebbero trascinare in luogo infame e poi di peccato in peccato: è il demonio, sono le passioni, il mondo con le sue lusinghe, lo stimolo dei sensi, i cattivi compagni. Chi potrà sostenerci nella dura guerra della vita, se ci sentiamo così deboli e proclivi al male? Colui che fortificò la fanciulla di Siracusa: lo Spirito Santo che è Spirito di fortezza.
Non erano anche gli apostoli delle persone deboli? Tutti eran fuggiti nell’ora delle tenebre, e Pietro tre volte spergiurò prima che il gallo cantasse. “ Possiamo soffrire, possiamo morire, ma non possiamo tradire il Vangelo”. E dalle parole passarono ai fatti, dai fatti al supremo testimone del sangue. Quale vergogna per noi, che pur avendo ricevuto lo Spirito Santo, siamo ancora così vili! Per noi, che siamo cristiani dimentichi del cristianesimo, per noi che oggi, forse, lo Spirito Santo sconfessa. Non vi sono più persecuzioni cruente; ma un’altra persecuzione s’è levata nella Chiesa; quella del mondo e della sua tirannia.
E’ legge del mondo che, con qualsiasi mezzo, bisogna guadagnarsi un posto. E’ legge del mondo che perdonare è viltà. E’ legge del mondo che il piacere impuro è un bisogno di natura. E noi, forse, ne siamo schiavi?”